ARCHIPLANO

L' Archiblenda ha un motore di treno al molibdeno giuntato con cernierinicci corti a gomito buam tun tun buam tun tun buam buam tun tun la parte terminale è un ossoplente a legno dai pistoncini di vetro-brivido brasato striii striii striii diii striii sulla biella torsionata si cancangia un sensore biometalla fischiante prinpron prinpron prinpron
L'Archipicchio invece in blocco sta in collo allo scapicchio con due ferri avvitati alla camera di scoppio damdumdum damdumdum dumdum se lo scuoti il pulsante clanga perchè s'è rotto l'attormizzatore praclangclang praclangclang pran sul di dietro la vernice cade a spacchi ed il vento fa brillare i cacciacicci vac-chivac-chivac-vac Insieme fanno un Archiplano straordinario dalla linea turbolesta e perforante prahi calè prahi calè olè la tastiera dei comandi è a schermo liquido informale lucida di zarzo penta-biflettente digitale sgisà sgisà sat il portello meccanato rapido spantana e senza il minimo ronzio s'olìa nel mezzo tran tran tran
E l'Archiplano assemblato straordinario cascavola come un chirottero o una palla se in giù va digrignando appicca lo schedario sui capelli invece slitta con un grido di battaglia di ferraglia
E da ultimo inghiotte un razzo centenario
ruttando come un vero faccitalia
ruttando come rutta la plebaglia!

(Archiplano, 1981)

ACCIPICCHIA!

ACCIPICCHIA, CHE SGARGIANTE LA CREATURA VOLPARLANTE DI ARCHIPLANO! MEZZO UCCELLO ALLA DEPERO MEZZO DRONE LEONARDIANO. BLU E ROSSO ROMBA A TERRA, TWITTA IN CIELO COI VOLANTI FUTURISTI, CON LE MACCHINE CONIGLIE CHE FAN FIGLI. INFORNATE DI PAROLE, FILASTROCCHE PITTURATE, STRAMPALATE, NATE STRANE. ARCHIBLENDA! BIOMETALLA! TURBOLESTO, PERFORANTE COME BECCA, COME PICCHIA L'ARCHIPICCHIO DI ARCHIPLANO!

(Franco Canavesio 12 gennaio 2016)


lunedì 22 giugno 2015

SPEDIZIONE NEL TERRITORIO DEGLI UROPANI

(dal resoconto della spedizione nelle Terre d'Occidente guidata dal venerabile Hsun Chen, emissario della Repubblica Imperiale, anno 2625 e. v.)

125° giorno
la marcia prosegue
stiamo entrando in territori occidentali di cui non si avevano più notizie dal tempo della Seconda Guerra Spaziale di duecento anni fa
morale alto

136° giorno
le popolazioni di questi territori selvaggi sono evidentemente regredite
incontriamo ogni giorno immense rovine
la regione un tempo era prospera poi la guerra ha lasciato un segno pesante
pochi terreni coltivati, intorno ai villaggi degli indigeni
per il resto, foreste a perdita d'occhio

138° giorno
abbiamo catturato quattro indigeni adulti tre maschi e una femmina
sono leggermente più alti di noi, pelle chiara, capelli biondi
parlano un idioma gutturale che sembra ricordare l'antica lingua tedesca
abbiamo provato a interrogarli con il translatore linguistico
questa gente chiama sé stessa Uropani
sono divisi in tribù
adorano molti dei
il più potente è il dio Uro (da cui il loro nome?)

143° giorno
gli Uropani catturati hanno accettato di farci da guida
si comportano come bambini
non hanno mai visto un fucile laser
sono molto docili e obbedienti

149° giorno
la guerra di duecento anni fa ha prodotto mutazioni imprevedibili nella fauna di questa regione
vediamo animali che non sappiamo catalogare
gli Uropani che ci accompagnano hanno detto di temere in particolar modo tre specie di animali:
i mercati gli investitori e le banche

153° giorno
oggi abbiamo visto un mercato e lo abbiamo abbattuto con cartucce narcotizzanti
è un sestupede con la pelliccia di colore bruno
alto un metro e mezzo e lungo circa tre
ha due teste e nelle due fauci ha tre serie di denti ricurvi
gli Uropani dicono che è un carnivoro estremamente spietato e che caccia in branco

155° giorno
avvistato un branco di mercati
erano circa una trentina
in mezzo ad essi abbiamo visto un'altra razza, simile ai babbuini, ma con due teste
postura parzialmente eretta, con due gambe e quattro braccia
gli Uropani ci hanno spiegato che sono gli investitori

158° giorno
ci stiamo scervellando sul mistero biologico che lega i mercati agli investitori
le due specie sembrano vivere in simbiosi
ci siamo accampati ai margini di una prateria ai piedi di un rilievo montuoso
dobbiamo riuscire a catturare un investitore

162° giorno
continuando a fare escursioni nei boschi intorno alla base oggi abbiamo avuto un colpo di fortuna
trovato un investitore isolato
l'abbiamo immobilizzato con le reti a distanza poi l'abbiamo sedato e portato al campo
gli Uropani sono terrorizzati dalla creatura e non vogliono avvicinarsi ad essa per nessun motivo

164° giorno
confrontando i due esemplari catturati siamo giunti a questa stupefacente conclusione, che le due bestie appartengono alla stessa specie, ma si sviluppano secondo percorsi evolutivi differenti
dagli Uropani abbiamo appreso notizie contraddittorie
secondo gli indigeni, sia i mercati che gli investitori sarebbero di sesso maschile e i mercati deriverebbero dagli investitori
ma noi non riusciamo a capire in che modo questo possa accadere
dove sono le femmine?

166° giorno
forse abbiamo capito
con pazienza, abbiamo di nuovo ascoltato gli Uropani
essi dicono che gli investitori ad ogni plenilunio cercano le femmine per fecondarle
alla nostra domanda: chi sono le femmine e dove si trovano?
gli Uropani hanno risposto: le femmine noi le chiamiamo banche e si trovano dentro la montagna

167° giorno
c'è solo un modo per verificare i racconti degli Uropani
abbiamo liberato l'investitore catturato dopo avergli inserito sottopelle un chip radiotrasmettitore
così potremo seguirlo nei suoi spostamenti

168° giorno
appena liberato, l'investitore si è allontanato verso nord
lo teniamo sotto sorveglianza con il radiotrasmettitore

169° giorno
abbiamo mandato un drone da ricognizione verso nord, lungo la direzione presa dall'investitore
le mappe digitali che abbiamo ricevuto ci dicono che risalendo per circa quindici chilometri la vallata all'imbocco della quale siamo accampati si giunge a un altopiano disabitato dove compaiono delle aperture che potrebbero dare ingresso a un sistema di grotte
l'animale che abbiamo liberato sembra essere diretto proprio da quella parte
proveremo ad appostarci nei pressi per verificare i movimenti del nostro investitore
fra due giorni è plenilunio

170° giorno
l'altopiano è delizioso, con alcuni piccoli laghi incastonati nel verde della foresta alternato a praterie
abbiamo organizzato una squadra di esplorazione
siamo entrati in una cavità rocciosa che sembrava spingersi verso il basso
era abbastanza ampia e consentiva di camminare eretti
abbiamo proceduto per circa due ore finché siamo giunti in una specie di grande sala
ne abbiamo potuto valutare le notevolissime dimensioni attraverso i misuratori a infrarossi
da una parete all'altra la sala era larga circa un centinaio di metri, lunga altrettanto e alta più o meno cinquanta
verso il fondo abbiamo percepito la presenza di numerosi animali, molto grandi, immobili, che nella forma ricordavano vagamente le balene
in realtà, come ci hanno poi spiegato gli Uropani, quegli animali erano le femmine della specie, cioè quelle che gli indigeni chiamano banche
ci siamo messi ad aspettare in silenzio
il radiotrasmettitore segnalava la presenza del nostro investitore nelle vicinanze

173° giorno
siamo tornati alla base
gli Uropani avevano ragione
durante il plenilunio nella grotta dove noi eravamo sono comparsi molti investitori, fra i quali abbiamo individuato anche quello che avevamo catturato
li abbiamo visti avvicinarsi alle banche emettendo dei suoni simili a mugolii alternati a grugniti
le banche erano agitate, ondeggiavano ritmicamente quasi come se danzassero
gli investitori le hanno montate in gruppo, per ogni banca ce n'erano una decina, e fra loro si spingevano, si mordevano, e intanto cercavano le vulve aperte per infilarci il membro e copulare
le banche gemevano e si contorcevano sotto quegli assalti selvaggi
è stato uno spettacolo francamente disgustoso
per fortuna è durato poco
secondo quanto dicono gli Uropani, entro sette settimane dovrebbero nascere i mercati

225° giorno
siamo ritornati sull'altopiano delle grotte
vicino ai laghi abbiamo visto nuovi branchi di giovani mercati

ora la questione è chiara:
dall'unione fra gli investitori e le banche nascono i mercati

dovremo insegnare agli Uropani a dar loro la caccia