ARCHIPLANO

L' Archiblenda ha un motore di treno al molibdeno giuntato con cernierinicci corti a gomito buam tun tun buam tun tun buam buam tun tun la parte terminale è un ossoplente a legno dai pistoncini di vetro-brivido brasato striii striii striii diii striii sulla biella torsionata si cancangia un sensore biometalla fischiante prinpron prinpron prinpron
L'Archipicchio invece in blocco sta in collo allo scapicchio con due ferri avvitati alla camera di scoppio damdumdum damdumdum dumdum se lo scuoti il pulsante clanga perchè s'è rotto l'attormizzatore praclangclang praclangclang pran sul di dietro la vernice cade a spacchi ed il vento fa brillare i cacciacicci vac-chivac-chivac-vac Insieme fanno un Archiplano straordinario dalla linea turbolesta e perforante prahi calè prahi calè olè la tastiera dei comandi è a schermo liquido informale lucida di zarzo penta-biflettente digitale sgisà sgisà sat il portello meccanato rapido spantana e senza il minimo ronzio s'olìa nel mezzo tran tran tran
E l'Archiplano assemblato straordinario cascavola come un chirottero o una palla se in giù va digrignando appicca lo schedario sui capelli invece slitta con un grido di battaglia di ferraglia
E da ultimo inghiotte un razzo centenario
ruttando come un vero faccitalia
ruttando come rutta la plebaglia!

(Archiplano, 1981)

ACCIPICCHIA!

ACCIPICCHIA, CHE SGARGIANTE LA CREATURA VOLPARLANTE DI ARCHIPLANO! MEZZO UCCELLO ALLA DEPERO MEZZO DRONE LEONARDIANO. BLU E ROSSO ROMBA A TERRA, TWITTA IN CIELO COI VOLANTI FUTURISTI, CON LE MACCHINE CONIGLIE CHE FAN FIGLI. INFORNATE DI PAROLE, FILASTROCCHE PITTURATE, STRAMPALATE, NATE STRANE. ARCHIBLENDA! BIOMETALLA! TURBOLESTO, PERFORANTE COME BECCA, COME PICCHIA L'ARCHIPICCHIO DI ARCHIPLANO!

(Franco Canavesio 12 gennaio 2016)


domenica 17 febbraio 2013

26 FEBBRAIO (PROFUGHI)

già il giorno dopo
quando fu chiaro l'epico
-ed in fondo inatteso-
trionfo elettorale del PPP
(Partito del Presidente Perfetto)
si formarono lunghe code
ai valichi di confine
a Ventimiglia Chiasso e Gorizia
la Gendarmerie
allestì
un campo profughi a Mentone
i doganieri svizzeri ebbero istruzione
di accettare solo i correntisti
di banche svizzere
i poliziotti sloveni
bastonavano gli italiani
perché stessero in fila ordinatamente
durante la distribuzione dei pasti

i profughi erano fuggiti
così com'erano
con quello che avevano indosso al momento
dopo che nella notte l'Eletto
intervistato in televisione
a commento della vittoria
con il suo largo sorriso da caimano
aveva dichiarato di sapere
nomi e cognomi di chi non l'aveva votato
e di avere pertanto
quale capo del PPP
(Partito del Potere per il Potere)
un solo ed unico dovere:
convertirli per il bene della Nazione
ad amarlo come Lui li amava
senza riserve senza distinzione

è l'Italia intera che lo chiede!
disse, guardando nell'occhio
della telecamera
mentre alle sue spalle
in ogni città d'Italia
il tripudio popolare era alle stelle
e nelle piazze stracolme di folla esultante
sventolavano le bandiere
del PPP (Partito della Pizza e delle Puttane)

a migliaia dunque
udito questo
saltarono in macchina
partendo in sgommata
famiglie intere
nonni e bimbi in fasce compresi,
cognati cugini prozii e affini

i campi profughi
presto si sovraffollarono
di piemontesi liguri e friulani
molti toscani ed emiliani
tutti subito bollati in patria
indistintamente come antitaliani

mentre gli altri troppo lontani
dalle frontiere
i laziali i marchigiani i pugliesi
i sardi gli umbri i lucani
perfino i campani ed i siciliani
non sfuggirono al veleno subdolo del PPP
(Partito del Povero Presidente)
diventando vittime del Vittimista per eccellenza

-triste ma in fondo giusto destino
di un popolo
(come scrisse il Financial Times)
che per vent'anni almeno
aveva idolatrato la religione del cretino

nei campi profughi giravano
voci incontrollate di rastrellamenti furiosi
in Sicilia, in Calabria, in Campania
di gente strappata a forza dalle proprie case
dai nuovissimi reparti paramilitari
con le mostrine della mafia sulla divisa
di gente portata in caserme
lontane da occhi indiscreti
di gente torturata selvaggiamente
con i filmati della campagna elettorale
del PPP (Partito dei Palazzinari Piduisti)
e altri percossi coi pugni di ferro
delle promesse mancate
e altri sottoposti al lieboarding
una pratica affine al waterboarding
dove invece dell'acqua
si usano le menzogne del Capo
apertamente dichiarate
e consapevolmente ripetute

si tratta di torture proibite in tutto il mondo
perché trattamenti inumani
idonei a far perdere il lume della ragione
e la dignità personale
degradando le vittime al livello animale
cani fedeli solo al loro padrone

intanto nei campi in Francia Svizzera e Slovenia
gli italiani fuoriusciti languivano senza futuro
in condizioni igieniche precarie
(non c'erano vasche per gli idromassaggi)
a rischio epidemie
(erano disponibili solo farmaci generici)
senza biancheria di ricambio
(i rifornimenti di canottiere
si rivelarono ben presto
drammaticamente insufficienti)
senza cibo adeguato
(il nuovo Governo del PPP
Partito del Prosciutto Popolare
vietò l'esportazione del culatello)

era troppo!

di fronte a tali deliberate crudeltà
un moto di commozione
traversò l'Europa tutta
i reportages dei giornalisti anglosassoni
che descrivevano questa nuova tragedia collettiva
erano candidati al Pulitzer
le ONG si prodigavano come potevano
fecero il giro del mondo
le immagini dei poveri italiani
precariamente attendati
privi degli amati ipad iphone tablet notebook
spesso anche di un semplice telefono cellulare
(buono solo per telefonare)
privi di connessione Internet
e della possibilità di accedere a facebook
e di twittare il loro stato ogni mattina
l'Unicef si fece promotore
di una grande gara di solidarietà
un sms per donare un cellulare
ai poveri bambini italiani
basta un euro per portare
un modesto televisore da diciannove pollici
a migliaia di italiani espatriati
al fine di alleviare le crisi di astinenza
la sindrome di abbandono
che li sta lentamente uccidendo
ma bisogna fare presto
non c'è rimasto molto tempo
fra pochi mesi sarà estate
sarà periodo di vacanze
e come faranno i poveri italiani
se non potranno
andare almeno quindici giorni al mare?





23 FEBBRAIO (CANI)


ai cani è indifferente
ciò che agita in maniera dirompente
il mondo degli umani

gli basta stare coi loro padroni
del risultato delle elezioni
non gliene importa niente

per quali misteri arcani?
per quali oscure ragioni?

perché sanno
che qualunque risultato elettorale
lascerà la loro vita uguale?

se il nuovo governo aumenterà le tasse
o farà licenziare gli operai
i cani non lo sapranno mai

né l'estinzione delle vacche grasse
né il divieto di matrimonio ai gay
l'incornicerà con le orecchie basse

e di certo non si angustieranno
se per la pensione
ci vorrà un altro anno
di lavoro – o altri sei

bella, la vita loro...
ripartita
fra la ciotola in cucina
la passeggiata fatta sotto casa
all'ora stabilita
la salita sul divano del soggiorno
e le carezze della padroncina

per gli Hunde di Berlino
la fiaccolata del trenta gennaio
non significò nulla

per gli psy di Varsavia
il tramonto del primo settembre
fu uguale agli altri

les chiens di Parigi
il dieci maggio
cagarono come al solito

ai cobaki di Leningrado
l'alba del ventidue giugno
non portò alcuna novità

nessun inu di Hiroshima
abbaiò più degli altri
il sette dicembre

per i cani di Roma
l'otto settembre recò semplicemente
folate di un tiepido ponentino

i cani tacciono
i cani non capiscono
ecco il loro vantaggio
rispetto ai padroni
da essi amati come sé stessi:

la mancanza dei presupposti
li estrania dalle conseguenze
e li rende felici
fino all'ultimo

forse è per questo
che molti umani
amano comportarsi
come cani?

ma i cani autentici
hanno una dignità
che agli umani camuffati
manca