mangeremo
gli insetti mosche e mantidi
locuste
cavallette vermi e larve
le
robuste tarantole gustose
dal
peculiare aroma di salsiccia
l'industria
alimentare farà sfoggio
di
confezioni belle e appetitose
con
suggestivi nomi del prodotto
sicché
ai palati dolci e decadenti
non
parrà d'ingurgitare formiche
piuttosto
proteine in abbondanza
senza
le note ideologie nemiche
della
mattanza e della flatulenza
e
quando gli insetti saranno anch'essi
a
rischio di estinzione toccherà
all'anima
sfamarci e ai sentimenti
così
intensi in miliardi di persone
l'industria
alimentare sarà in grado
con
la fratturazione emozionale
di
estrarre cibo dai cuori di pietra
e
acqua dalla crudità umana
sicché
ai palati dolci e decadenti
piacerà
questo viatico moderno
in
sottili metafore indulgendo
se
d'amore o di pancia gli appetiti
e
quando poi i profondi giacimenti
dell'anima
saranno esauriti
e
vuoti i granai dei sentimenti
l'industria
alimentare onnipotente
sarà
ancora capace con la chimica
di
elaborare un'anima sintetica
uguale
alla benzina dei tedeschi
e
sentimenti in più copie da imprimere
nelle
cose e nella materia immobile...
contro
la fame, dunque, ecco il patto
universale:
alla materia un'anima
e
a noi un corpo, sì, per quel che vale
ma
l'equilibrio durerà assai poco
le
cose non vorranno rinunciare
all'anima
novella per sfamarci
ci
prenderanno gusto a fare sogni
ad
amare i momenti dell'amore
a
commuoversi se qualcosa muore
e
si degrada e vien buttato in strada
si
opporranno a tornare come prima
inerti
e inconsapevoli di sé
e
a quel punto l'industria alimentare
senz'altra
via d'uscita non potrà
che ammannirci la nostra stessa vita
Ficcante ironia del 'tutto sopportate, in nome degli eccessi dei pochi che hanno il passaporto per la vita completa...io la vedo così.
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