guardò la folla attorno a sè,
sorrise umile e ineffabile e disse:
"io venni per darvi la pace"
e qualcuno fra chi l'ascoltava
emise un peto rumoroso
e un altro esclamò: che puzza!
e un altro urlò: porco il tuo maiale!
e tutti quelli intorno a loro risero sguaiati,
e il fratello apostolo disse ancora:
"io venni per mostrarvi la purezza
ed insegnarvi la mitezza"
e mentre lo diceva
il viso rifletteva
la santità delle interiora,
ed uno in quel momento
tirò su col naso e poi sputò a terra
e un altro gli disse, ruttando,
sei il solito animale!,
e il fratello apostolo sorrise
e, facendo un largo gesto di accoglienza,
disse:
"vi porterò la giustizia e la serenità di cuore",
ed uno fra coloro che l'udiva si sentì male
e prese a vomitare
sangue e ad espettorare
feci, e per il fetore
coloro che gli erano più appresso
si scostarono
inorriditi e lo spregiarono,
e gli diedero calci per allontanarlo,
e nella ressa si sentì urlare:
è l'apostolo, quel bastardo,
quel ruffiano e ciarlatano,
è lui a portarci la puzza e le malattie!,
e qualcuno esclamò: cacciamolo!
e qualcuno gridò: no, uccidiamolo!
e la folla ruggì, bestialmente compatta,
sì, uccidiamolo!
e gli afferrarono la lingua
e gli tirarono gli arti fino a lacerarli,
e lo colpirono con le pietre e coi bastoni,
e lo calpestarono con gli stivali e gli scarponi,
e morente gli sputarono addosso,
e il fratello apostolo
scivolava sulla china del martirio
e sorrideva umile e ineffabile
e fu lieto della sua fortuna,
poiché a causa della incommensurabile
sofferenza che provava
era già certo di trovarsi
nel proprio piccolo, agognato paradiso
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